
Gli spettrometri sono strumenti fondamentali nella ricerca scientifica e nell’industria. Rispondendo alla domanda “spettrometri cosa sono”, possiamo dire che si tratta di apparecchi in grado di misurare e analizzare radiazioni o particelle per ricavare informazioni sulla composizione di un campione.
Grazie a questi strumenti, oggi è possibile caratterizzare materiali, controllare la qualità di prodotti industriali, analizzare leghe metalliche, sviluppare nuovi farmaci e monitorare l’ambiente. In questo articolo vedremo cosa sono, come funzionano, le principali tipologie, le applicazioni pratiche e le innovazioni più recenti in questo settore.
Spettrometri: significato e funzionamento
In generale, uno spettrometro è uno strumento che misura e analizza radiazioni elettromagnetiche (come luce visibile, raggi ultravioletti o infrarossi) o particelle cariche (ioni). Dal modo in cui queste radiazioni interagiscono con la materia, lo spettrometro ricava informazioni sulla composizione chimica e fisica del campione.
Le principali tipologie di spettrometri
Gli spettrometri non sono tutti uguali: a seconda del principio fisico su cui si basano, possiamo distinguere diverse categorie.
Spettrometri di massa a tempo di volo
Gli spettrometri TOF (Time of Flight) misurano il tempo che gli ioni impiegano per percorrere una determinata distanza. Essendo il tempo legato al rapporto massa/carica, questo metodo permette di identificare con precisione le specie ioniche. Sono molto usati in chimica organica, biologia molecolare e ricerca avanzata.
Spettrometri a doppia focalizzazione
Questa tipologia combina campi elettrici e magnetici per separare gli ioni con estrema precisione. Il risultato è un’analisi ad alta risoluzione, utile in contesti dove servono dati molto dettagliati, come la geochimica o la ricerca nucleare.
Spettrometri a trasformata di Fourier
Gli spettrometri FT (Fourier Transform) sfruttano la trasformata di Fourier per ottenere spettri altamente precisi. Sono utilizzati soprattutto in spettroscopia infrarossa (FTIR) e in risonanza magnetica nucleare (NMR), campi in cui la qualità dello spettro è cruciale.
Spettrometri magnetici
Gli spettrometri magnetici utilizzano campi magnetici per deviare gli ioni in base al loro rapporto massa/carica. Sono stati tra i primi strumenti sviluppati e rimangono fondamentali in ambiti di ricerca di base e analisi isotopiche.
Spettrometri ottici
Gli spettrometri ottici analizzano la luce visibile, UV e infrarossa, permettendo di identificare gli elementi presenti in un campione tramite le lunghezze d’onda emesse o assorbite. Sono tra gli strumenti più usati in industria, ricerca e controllo qualità.
Spettrometri dimensionali
Gli spettrometri dimensionali sono strumenti utilizzati in metrologia e controllo qualità industriale, capaci di misurare con grande precisione dimensioni e geometrie di un oggetto attraverso l’analisi di onde luminose o particelle.
Spettrometri per metalli: analisi rapida e precisa
Un campo di applicazione molto rilevante è quello degli spettrometri per metalli, strumenti che permettono di determinare rapidamente la composizione chimica delle leghe.
GNR è leader in questo settore, con una gamma di spettrometri ad emissione ottica progettati per fonderie e industrie metallurgiche. Grazie a questi strumenti, le aziende possono garantire un controllo qualità costante, minimizzare errori e ottimizzare i processi produttivi.
Gli spettrometri a emissione ottica di GNR

GNR offre una linea completa di spettrometri a emissione ottica (OES) che si distinguono per precisione, affidabilità e facilità d’uso. Questi strumenti permettono l’analisi rapida di acciai, ghise e leghe non ferrose, rispondendo alle esigenze di fonderie, acciaierie e laboratori di controllo qualità.
Alcuni modelli rappresentativi:
- S3 Minilab 300: spettrometro compatto e versatile, ideale per analisi veloci e precise anche in spazi ridotti.
- S7 Metal Lab: progettato per analisi multielementari ad alte prestazioni, con applicazioni estese nel settore industriale.
- S6 Sirius 500: spettrometro di nuova generazione, progettato per offrire massima precisione e stabilità analitica nelle analisi multielementari di acciai, ghise e leghe non ferrose.
Applicazioni pratiche degli spettrometri
Gli spettrometri hanno un ampio spettro di utilizzo. Alcuni dei principali campi applicativi sono:
- Ricerca scientifica: caratterizzazione di materiali e nuove sostanze.
- Biologia e medicina: studio delle proteine, analisi del DNA, diagnostica.
- Industria farmaceutica: sviluppo e controllo qualità dei farmaci.
- Sicurezza alimentare: rilevamento di contaminanti e tracciabilità.
- Metallurgia: analisi delle leghe e certificazione dei materiali.
- Ambiente: monitoraggio di acqua, aria e suolo.
Le ultime innovazioni nel campo degli spettrometri
La tecnologia sta rendendo gli spettrometri sempre più compatti, accessibili e potenti. Alcune novità recenti:
- Spettrometri miniaturizzati: i ricercatori della North Carolina State University hanno sviluppato un prototipo grande quanto un chip da smartphone, capace di analizzare in meno di un millisecondo e coprire dall’UV al vicino infrarosso (fonte).
- Spettrometri portatili e indossabili: dispositivi compatti per applicazioni mediche e ambientali, che promettono di portare l’analisi spettrale fuori dal laboratorio (fonte).
- Nuova generazione di spettrometri di massa: Thermo Fisher ha presentato strumenti avanzati come l’Orbitrap Astral Zoom MS e l’Excedion Pro MS, progettati per rivoluzionare la ricerca in biomedicina e omica (fonte).
Il futuro degli spettrometri tra industria e sostenibilità
Gli spettrometri hanno un ruolo chiave anche nella transizione ecologica:
- controllo delle emissioni industriali,
- analisi dei materiali riciclati,
- riduzione degli sprechi nei processi produttivi.
All’ASMS 2025 è stato evidenziato come la sostenibilità non sia più un obiettivo opzionale, ma un imperativo operativo nella progettazione degli strumenti scientifici, con focus su efficienza energetica e riduzione dei consumi (fonte).
Un esempio concreto è l’apertura di un nuovo laboratorio all’Università di Chalmers (Svezia), dotato di spettrometri FT-ICR di ultima generazione, dedicato alla ricerca di materiali sostenibili (fonte).
FAQ
La parola spettrometri include strumenti anche molto diversi tra loro, accomunati dal fatto che misurano come radiazioni (luce, raggi X, infrarossi, UV) o particelle interagiscono con la materia. In base al principio fisico, gli spettrometri servono a: analizzare la composizione chimica di campioni, identificare sostanze, caratterizzare materiali, controllare la qualità dei prodotti, certificare leghe metalliche o monitorare l’ambiente.
Uno spettrometro di massa (MS) misura il rapporto massa/carica degli ioni e viene utilizzato in chimica, biologia, medicina e ricerca avanzata.
Uno spettrometro a emissione ottica (OES) analizza invece la luce emessa dagli atomi eccitati di un campione, in genere metalli e leghe. È molto diffuso in metallurgia e fonderia, perché consente analisi rapide, precise e multielementari direttamente sui materiali metallici.
È un tipo di spettrometro di massa che combina campi magnetici ed elettrici per ottenere un’elevata risoluzione. Questo approccio consente di separare ioni con precisione estrema, riducendo interferenze e migliorando la qualità dei dati. È usato soprattutto in geochimica, ricerca nucleare e analisi avanzate dove servono misure molto dettagliate.
Con “spettrometro per metalli” si intende solitamente uno spettrometro a emissione ottica (OES) progettato per analizzare acciai, ghise e leghe non ferrose. Questi strumenti sono fondamentali in fonderie, acciaierie e laboratori di controllo qualità.
Si acquistano presso aziende specializzate in strumentazione scientifica: ad esempio GNR è uno dei produttori leader, con una gamma completa di spettrometri per metalli.
Il prezzo dipende dal modello, dalle prestazioni richieste e dalle opzioni di configurazione. In generale, uno spettrometro per metalli può costare da alcune decine di migliaia di euro fino a oltre centomila euro per strumenti di fascia alta. Il costo va considerato come un investimento che garantisce analisi rapide, riduzione degli scarti e maggiore efficienza nei processi produttivi.